Secret Sacred Woods
Index of First Lines
- A -
A canti sonori1
A l'ardent desio che ognor m'accende
Altri boschi, altri prati, ed altri monti
Amor poi ch'io son priva
Amor, quanto i mei giorni aspri sien stati
- B -
Ben si può dir che a voi largo e cortese
- C -
Cantin le ninfe co' soavi accenti
Cognoscendo Signor cosa più grata
Con quel caldo desio che nascer suole
Così estrema è la doglia
- D -
Da chi debb'io sperar mai triegua o pace
Da indi in qua ch'agl'occhi miei si tolse
Dal veder voi, occhi sereni, e chiari
Di quel fido pensier, che mi conduce
Donna gentil, che cosi largamente
- E -
Ecco che già tre volte, Italia mia
Essendo l'ora del partir mio gionta
- G -
Guida con la man forte al camin dritto
- I -
Inger ingentes pateras minister
In giovenile etate il mondo vinse
Ite, pensier fallaci e vana spene2
- L -
La bella flora, che da voi sol spera
Là dove or d'erbe adorna ambe le sponde
La dové più con le sue lucid'onde
Libra non son, ne mai libra esser spero
- M -
Mentre l'alte promesse a mille a mille
Mentre da vaghi, e giovenil pensieri
Mira 'l gran Carlo con pietoso affetto
Mira, Signor, la stanca navicella
Molza, se ben dal vago aer sereno
- N -
Nasce il desir da gran pena d'amore
Ne la secreta e più profounda parte
Non bastava ad amor empio e fallace
Non t'ammirar, s'a te non visto mai
- O -
"Occhi," dico talhor, "orsù godete
Occhi lucenti e belli
O del la nostra etade unica gloria
Oggi per mezzo tuo, Vergine pura
O gran misterio e sol per fede inteso!
Ombroso colle, amene e verdi piante
Onorate acque, e voi. liti beati
Or che sei ritornata, alma felice
Or passata è la speranza
- P -
Pentito forse il Ciel fiero nemico
Più volte il miser cor avea assaltato
Poichè fortuna volse farmi priva
Poi che per mia ventura a veder torno
Poscia che 'l mio destin fermo e fatale
- Q -
Quando Amor mi condusse al duro gioco
Quando fia mai quel di felice tanto
Quando miro la terra ornata e bella
Quando sarà ch'io mora
Quel che di tutto il bel ricco Oriente
Quella donna gentil, ch'amaste tanto
Quella felice stella e in ciel fatale
Quel nodo, in cui la mia beata sorte
- R -
Ride la terra, e d'ogni parte rend
Riser gli spirti angelici e celesti
- S -
Scelse da tutta la futura gente
Sciogli le trecce d'oro, e d'ogn'intorno
Se a quella gloriose e belle etate3
Se lunge da gli amati e cari lumi
Se quando per Adone o ver per Marte
Se più stanno a parir quei duo bei lumi
Se tardo a dir di voi, Dolce gentile
Straziami a possa tua crudel fortuna
- T -
Tosto che 'l sol si scopre in orïente
Tu che di Pietro il glorioso manto
Tu che mostrasti al rozzo mondo prima
- V -
Vaghi pensier, che all'affanato core
Vero albergo d'Amor, occhi lucenti
Vinca gli sdegni e l'odio vostro antico4
Vincere i cor più saggi e i re più alteri5
Voi, che fra l'altre doti e pregi vostri
Disputed Attributions
1 Unknown but attributed to Gambara in the manuscript copy in which the text is found. See A Nativity Canzone
2 Previously attributed to Gambara; probably by Veronica Franco.
3 Attributed by Bullock to Colonna.
4 Attributed by Bullock to Colonna.
5 Attributed by Bullock to Colonna. For the above three see my notes "On Alan Bullock's attribution to Vittoria Colonna of 3 poems which have been attributed to Veronica Gambara.
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Page Last Updated: 28 July 2003.